L’azienda tutta italiana Poste italiane S.p.A. è una società che si occupa da sempre della gestione del servizio postale in Italia. È tra le altre cose operativa nei settori finanziari, assicurativi, nella telefonia mobile e dallo scorso anno è entrata a far parte del mondo della borsa.
Le azioni di Poste Italiane in questo momento quotano di poco sopra i 6 Euro, e hanno una perdita di circa 10 punti percentuali per chi li avesse acquistate in fase di IPO e nella giornata di oggi avanzano verso tale prezzo con un rialzo del +0,51%.
Trading Azioni Poste Italiane
I risparmiatori che hanno investito nelle azioni di questa azienda si aspettavano di avere in mano un titolo con bassa volatilità, che fosse resistente ai ribassi dell’indice. Così è stato ma solo parzialmente. In alcune giornate si sono verificati infatti dei ribassi anche del 10% per le azioni Poste Italiane. Andiamo a vedere come sta procedendo Poste Italiane a livello di risultati negli ultimi mesi del 2016. La sotto performance del titolo è quasi di sicuro dovuta alle ultime notizie anche se non ancora confermate al cento per cento secondo cui il Tesoro sta pensando di smuovere la quotazione in Poste Italiane. Metà della posizione detenuta infatti andrebbe alla Cassa Depositi e Prestiti mentre l’altra metà andrebbe a finire sul mercato rischiando così di diluire l’azionario. Nell’ultimissimo periodo comunque le azioni di Poste Italiane continuano ad avanzare verso la resistenza ferma a quota euro 6,92. Il titolo del gruppo postale nelle ultime settimane ha beneficiato di diverse newsflow inoltre di recente la società ha reso noti i numeri relativi a quasi tutto l’anno 2016. Con grande gioia da parte di tutti gli investitori che hanno investito i propri risparmi nell’azienda, i conti sono stati superiori alle attese e le azioni di Poste Italiane si sono guadagnate la conferma del rating buy da parte di Citigroup ed Equita Sim.
Purtroppo però la performance del titolo non ha soddisfatto l’azionista di minoranza Amber Capital, ovvero la SGR, che detiene meno del 2% del capitale di Poste Italiane che in sede dell’ultima assemblea di mercato si è lamentata dal momento che la performance del titolo non rifletta i fondamentali visti nel bilancio e negli ultimi conto trimestrali.
Poste Italiane ha dichiarato come già è successo per tutto il 2016 e come succederà per tutto l’anno 2017, l’80% dell’utile netto consolidato del gruppo andrà in dividendi. Sulla base delle prime stime, si ipotizza un dividendo per azione di 0,35 euro l’anno, il che si traduce in un guadagno lordo di ben 175 euro per coloro che abbiano acquistato il “pacchetto” da 500 azioni (ovvero 129 euro netti, visto che i guadagni verranno tassati con una aliquota del 26% e non del 12,5% , questa percentuale viene infatti applicata a titoli di Stato e buoni postali).
Vediamo a chi realmente conviene investire nel gruppo Poste Italiane spa e a chi no.
Le azioni di Poste Italiane possono interessare ai risparmiatori i quali sono alla ricerca di titoli che non siano già sopravvalutati dal mercato e che promettano una maggiore stabilità rispetto alla media delle azioni quotate a Piazza Affari. Posso essere considerante interessanti anche da chi è alla ricerca di un investimento di medio e lungo termine (che possa durare da 3 a 5 anni circa) con un buon dividendo annuo (che solitamente è compreso tra il 4 e il 5%). Non sono invece convenienti per chi non preveda un lasso temporale di almeno 12 mesi ma vuole un investimento a breve termine. Nel caso si tratti di questo tipo di investitori infatti, nel caso dovessero rivendere i titoli prima del giro di un anno, non incasserebbero nessun tipo di dividendo o tantomeno la bonus share, così facendo si esporrebbero all’andamento dei mercati e correrebbero il rischio di vendere in perdita.